Come ti faccio scappare il cliente: quando la musica natalizia è da evitare

Come ti faccio scappare il cliente: quando la musica natalizia è da evitare

In questi giorni si trovano ancora alcuni oggetti natalizi in offerta, decorazioni che abbelliscono le corsie di negozi e supermercati e anche, in sottofondo, la filodiffusione con brani del più classico repertorio natalizio. In coda a questo tornado di festività, quando ormai i regali sono stati acquistati e scambiati potrebbe essere opportuno dedicarsi ad una riflessione: che effetto vi ha fatto, durante lo shopping di Natale, la musica a tema?

I professionisti e designer della musica cercano di non rispondere alla domanda, forse per non scoprire una verità che potrebbe mettere in crisi il loro lavoro. C’è invece chi ha deciso di chiarire una volta per tutte questo punto: nel 2005 Ron Friedman, uno psicologo specializzato su tematiche di consumo ha deciso di condurre una ricerca sull’impatto della musica natalizia sul flusso di acquisti. Lo studio, discusso anche sulle pagine e nella redazione di NewsRoom, rivista specializzata in business, ha dato risultati che potremmo definire poco rassicuranti.

A prestarsi per l’esperimento sono state 20 persone, suddivise in due gruppi. La prima decina ha osservato un album di foto che ritraeva uno shop con oggettistica natalizia, mentre in sottofondo venivano diffuse canzoni a tema.
Il secondo gruppo ha sfogliato lo stesso album, ma a fare da colonna sonora c’era “Heart in Motion”, album di un album di Amy Grant. Interrogati, i volontari hanno dichiarato che, con musica natalizia in sottofondo, l’impulso d’acquisto si riduceva notevolmente: la playlist natalizia decurtava del 20% l’impulso d’acquisto e facendo inoltre percepire una minor qualità della merce proposta.

andia da regali playlist natalizia

Una sola voce, direrte voi. Ma i risultati emersi da questo esperimento hanno avuto un’ulteriore conferma pochi anni dopo: nel 2017 la psicologa clinica Linda Blair ha evidenziato la medesima tendenza. Un secondo parere che conferma una pericolosa verità: se l’acquirente viene bombardato da una playlist natalizia considerata eccessiva si sente messo sotto pressione e spinto all’acquisto. Il risultato? la maggior parte dei clienti non mette niente nel carrello e scappa a gambe levate.